Benvenuti al numero 26 di Orazio Food Experience. Credo sia successo a molti di avere interrotto un progetto a causa del lockdown. E credo che molti, finito il lockdown, non trovando le condizioni ottimali per riprenderlo abbiano deciso di attendere tempi migliori. E’ capitato anche a me, che potendo permettermelo, ho interrotto alcuni progetti. Tra questi non c’è questa newsletter. Tra le cose interrotte invece c’è il mio corso di degustazione, Percorso di piacere e conoscenza nel mondo del vino. Non me la sono sentita di completarlo via videoconferenza, anche perché la degustazione dei vini, molti dalla mia cantina e alcuni ormai difficili da trovare, era parte integrante del corso. Non me la sono sentita, appena terminato il lockdown, di riprendere a causa dei disagi tipo distanziamento, mascherine e via dicendo e ho deciso di far trascorrere le vacanze in attesa di tempi migliori, che purtroppo non sono ancora arrivati. Alla fine ho deciso di riprendere non solo il corso di degustazione, ma tutte le attività interrotte con tutte le ansie e le incertezze del caso, incluso affrontare il disagio che il rispetto delle regole in vigore impone. Ho avuto la bella sorpresa di scoprire che i partecipanti al corso erano entusiasti di riprenderlo e ho capito che se avessi avuto un po’ di coraggio in più avrei potuto farlo prima. Le condizioni di gennaio non torneranno, almeno nel breve periodo, ma questo non è un buon motivo per non riprendere. Pensandoci bene, anche prima del lockdown c’erano rischi, difficoltà, necessità di impiego di risorse ed energia. Mi sono chiesto quanto il lockdown non fosse diventato un alibi. Ho deciso alla fine di riprendere tutto. Così come hanno fatto tanti ristoranti, negozi, parrucchieri, hotel, trasporti, per fare qualche esempio. Sarà anche vero che qualcuno ha esagerato con le discoteche, ma se aspettiamo senza reagire che la situazione torni come prima rischiamo di mettere in discussione tutto il nostro stile di vita (sono sicuro che a ciascuno verranno in mente due o tre cose a cui teniamo molto che sono a rischio). Ok la mascherina, ok il distanziamento, ok lavarsi spesso le mani, ok i tamponi e speriamo ok il vaccino. In fondo la capacità di adattamento e quella di far fronte al cambiamento è la chiave di ogni successo. Sarà scontato, ma quando tocca a te…
A proposito dei progetti che non avevo interrotto, durante il periodo del lockdown avevo girato un video sugli spaghetti all’Amatriciana. L’ho rivisto, e anche se realizzato con mezzi di fortuna, nonostante il mio aspetto “da lockdown”, non è male. Io adoro la pasta all’Amatriciana! E visto che siamo in periodo di funghi ho trovato sul sito del Cucchiaio d’Argento una bella ricetta per voi.
Questo numero contiene:
Le videoricetta: Spaghetti all’Amatriciana
La ricetta della settimana: Minestra di lenticchie e funghi
Il ristorante della settimana: Il Duomo, Ragusa
I vini della settimana: Villa Antinori e Arzenton
Un articolo sul vino: Domaine du Comte Liger-Belair: corsi e risorsi storici
Se non siete ancora miei follower, seguitemi sulla pagina Facebook Orazio Food Experience e sulla pagina LinkedIn Orazio Food Experience. Aiutatemi a far crescere la newsletter mandando ai vostri amici il link a questa newsletter orazio.substack.com/subscribe. Se vi piacciono i miei video, iscrivetevi al mio canale YouTube, Orazio Food Experience, e cliccate sul “like” quando il video vi è piaciuto.
La videoricetta: Spaghetti all’Amatriciana
Volete preparare l’Amatriciana perfetta? Guardate il video della «mia Amatriciana». Piatto amatissimo. Sembra che ognuno abbia la sua ricetta e il suo sistema per fare questo meraviglioso piatto di pasta: guanciale o pancetta? cipolla sì, cipolla no? sfumare col vino o no? pecorino salato o pecorino dolce? pelati o passata di pomodoro? spaghetti, bucatini o mezze maniche?. Il video mostra alcuni accorgimenti per realizzare un’Amatriciana semplice, gustosa e (secondo me) rispettosa della tradizione. Buona visione.
La ricetta della settimana: Minestra di lenticchie e funghi
Ho trovato sul sito del Cucchiaio d’Argento un piatto perfetto per questo periodo: la minestra di lenticchie e funghi: leggera, gustosa, semplice e veloce da preparare. Le lenticchie sono legumi salutari e versatili che non hanno bisogno di un lungo ammollo. E se non trovate i buonissimi funghi cardoncelli della Murgia pugliese proposti nella ricetta, usate puri i funghi champignon o, perché no, i funghi porcini o quello che trovate dal vostro fruttivendolo preferito, purché si tratti di funghi sodi. Minestra di lenticchie e funghi
Il ristorante della settimana: Duomo, Ragusa
Siamo a Ragusa Ibla, il meraviglioso quartiere antico del centro storico di Ragusa, proprio a due passi dal Duomo. E’ li che troviamo Duomo, il ristorante di Ciccio Sultano, “nomen omen, uomo istrionico, eccentrico, coerentissimo anche nella fisiognomica, teatrale, scolpita di bassorilievi e chiaroscuro” come ci racconta Leila Salimbeni nell’articolo scritto per Passione Gourmet in seguito a una recentissima visita al ristorante (vedi link sotto). Ciccio Sultano, chef bistellato, propone una cucina fatta di prodotti del territorio che interpreta in modo originale la cultura gastronomica dell’isola in uno stile contemporaneo. Il ristorante è accogliente, con un ambiente elegante e riservato. Il servizio è impeccabile e il sommelier, Antonio Currò, ha la capacità di consigliare accostamenti perfetti. Da non perdere. Alla Corte di Re Iblone.
I vini della settimana: Villa Antinori e Friuli Colli Orientali Pinot Nero
Basta saper cercare e alla fine è sempre un piacere scovare chicche dall’alto rapporto qualità/prezzo. Per quanto riguarda la categoria di vini intorno ai dieci euro di spesa vi segnalo due realtà: il Toscana Bianco “Villa Antinori” di Antinori e il Pinot Nero Friulano di Arzenton. Di seguito il link all’articolo di Passione Gourmet: Villa Antinori e Friuli Colli Orientali Pinot Nero
L’articolo sul vino: Domaine du Comte Liger-Belair: corsi e ricorsi storici
Per quanto Liger-Belair sia un Domaine apparentemente recente nel contesto della Borgogna, visto che l’inizio della produzione diretta dei vini risale all’anno 2000, in realtà si tratta solo di un ritorno. E’ un Domaine che vanta oltre 200 anni di storia, con l’acquisto dello Château di Vosne-Romanée nel 1815 da parte del generale napoleonico Comte Louis Liger-Belair. Con alcuni amici ho partecipato ad una degustazione verticale del Vosne-Romanée prodotto dal Domaine. L’organizzatore della serata, Paolo Mazza, profondo conoscitore dei vini di Borgogna, ha scritto per Passione Gourmet un articolo che insieme al commento della degustazione dei vini ci racconta l’intricata storia di questa dinastia vitivinicola: Domaine du Comte Liger-Belair: corsi e ricorsi storici.
Buona Domenica!
Orazio